Paese Sera - Venerdì, 21 Giugno 1974 - Edizione del Mattino

In attesa del pop a Villa Borghese rinviato a oggi

di CARLO RIVOLTA

E' STATO un brutto colpo per le migliaia di ragazzi che ieri si erano affollati nella valle del Graziano a villa Borghese: il festival pop non c'è stato. Massimo Bernardi, l'organizzatore, ha spiegato per telefono a « Paese Sera » il « disastro ».

Per montare un palco di trenta metri che avrebbe dovuto ospitare i complessi e i cantanti del festival erano necessarie trecento assi di legno. La ditta che le avrebbe dovute fornire si era impegnata per mercoledì sera, ma ancora ieri mattina le assi non erano arrivate. Si sono visti i camion che le dovevano portare solo nella tarda mattinata, ma invece di trecento erano trenta. In queste condizioni era impensabile realizzare in qualche modo anche un palco di fortuna.
Le presenze nella valletta dei cani e nei prati circostanti però sono state ugualmente numerose.

Già da mercoledì sera un paio di centinaia di ragazzi con i sacchi a pelo e qualche tenda canadese si erano preparati ai quattro giorni di musica rock gratis promessa dagli organizzatori. Poi nel pomeriggio di ieri i ragazzi si sono rapidamente moltiplicati. Secondo una stima della questura di Roma che ha disposto un servizio d'ordine discreto ma « efficace » erano quasi cinquemila, secondo l'ufficio stampa degli organizzatori del festival tra quelli che sono arrivati e andati via e quelli che sono rimasti erano quindici-ventimila.

La serata è comunque trascorsa tranquilla. I delusi non se la sono presa a male. Si sono arrangiati alla meglio con le chitarre e con i panini hanno fatto una bella merenda romana, approfittando anche della bellissima giornata.
Per oggi, problemi tecnici permettendo, l'inizio è previsto alle 15. Si addenseranno in questa giornata, oltre a una decina di complessi « dilettanti », Antonello Venditti, Francesco De Gregori, i Jumbo, Quella Vecchia Locanda, L'albero motore, il Biglietto per l'interno, e altri gruppi più o meno noti.

Dal canto suo Stampa Alternativa, che insieme con il comitato di quartiere della Magliana organizza per sabato sera un « contro-festival » con la partecipazione del gruppo francese Trium Delirium (una « musica rabbiosa e fantastica », promettono) ha diffuso un comunicato stampa sostenendo che il festival gratis è una truffa contro i giovani perché dietro si muovono gli interessi delle grandi case discografiche per un festival del consumismo».
Per i prossimi giorni, annuncia Stampa Alternativa uscirà un «libro bianco» sul mercato della musica.


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Paese Sera - Venerdì, 21 Giugno 1974 - Edizione della Sera
Musica a Villa Borghese
Pop gratis (e pubblicità)
Migliaia di ragazze e ragazzi radunati sui prati - La « regia » dell'industria discografica

di CARLO RIVOLTA

« Il festival sulla maglietta »: a villa Borghese la musica gratis, la musica di avanguardia e nuove tendenze si traduce in un gran numero di baracchini per i panini, bancarelle con le magliette del festival, e tanta, tanta pubblicità per cantanti e case discografiche.
Ieri a Villa Borghese per la mancata apertura del festival c'erano molte migliaia di ragazzi. Molti erano giovanissimi romani arrivati a piedi e in autobus dalle borgate: tanti, ma in netta minoranza, venivano da fuori, con la tenda canadese. Tutti pendevano dalle invisibili labbra del « dio rock» che sarebbe dovuto comparire da un momento all'altro sul palco di trenta metri allestito nella valletta dei cani. Ma l'altare non era pronto: invece di trecento assi in legno giovedì mattina ne sono arrivate solo trenta. Così davanti alla intelaiatura incompleta, monumento mancato, più di cinquemila ragazzi si sono riuniti ad aspettare che succedesse qualcosa.

I primi erano li fin dalla mattina, avevano paura di non trovare posto, erano arrivati da fuori e avevano piazzato le tende in un gruppo fra gli alberi immediatamente antistanti l'ingresso dello zoo. Poi era stata una processione lenta ma continua i cui segni si potevano spiare anche nelle vie circostanti. Alle 8, l'ora in cui si toccava la massima presenza, il prato verde di Villa Borghese era punteggiato fittamente di macchie blu. Ogni macchia blu un ragazzo o una ragazza in jeans.

Aspettavano Antonello Venditti, Francesco De Gregori, i Jumbo, Quella Vecchia Locanda e gli altri gruppi previsti per la prima giornata, e bisogna dire che era una attesa tranquilla. A gruppi i ragazzi del festival pop si sono riuniti in cerchio e hanno cominciato a suonare e cantare, proponendo in realtà l'unica vera alternativa al mercato discografico, « appropriandosi » cioè della loro musica. Naturalmente ne sono nate armonie strane (come quella di un gruppo di ragazzi meridionali che intorno alla loro tenda adattavano ad un dialetto del sud il ritmo cantilenato di un « blues » americano), che si diffondevano nell'aria odorosa di hot dogs e paciuli (un profumo indiano che riscuote un grandissimo successo fra gli hippies).

C'era ovviamente un mondo pop alla romana: fra i moltissimi ragazzi con i capelli lunghi e ragazzine bellissime che sembravano uscite da un film americano, c'erano tanti, ma tanti ragazzi di leva che si aggiravano nel migliore dei casi alla ricerca di una boccata di ossigeno e di libertà per sfuggire alla noia e alla frustrazione della naia, nel peggiore di una avventura all'« italiana ».
L'annuncio fatidico della disdetta del festival è stato dato solo alle 9 di sera. Sul palco realizzato a metà si è
arrampicato uno degli organizzatori che ha detto: «Ragazzi, per stasera nulla da fare, il festival non si fa per una serie di ragioni incredibili ». I ragazzi che fischiavano ha cercato di rabbonirli: «Se qualcuno non è soddisfatto posso ridargli indietro i soldi del biglietto». Ma la battuta a molti non è piaciuta: è sembrato come se il « regalo » della musica gratis fosse rinfacciato.
Oggi dovrebbe andare meglio. Dalle 3 sul palco si alternano i complessi della prima e della seconda giornata « condensati ».
Domani invece inizia alle 9 lo spettacolo organizzato dal comitato dl quartiere della Magliana e da Stampa Alternativa, « Musica contro Fanfani». E' una specie di contro-festival che viene proposto ai giovani come alternativa alla « musica di plastica » di villa Borghese. Una manifestazione - dicono i ragazzi di Stampa Alternativa - che non ha nulla di nuovo da dire ai giovani ma che anzi li strumentalizza. Gli fanno credere che per tre giorni avranno musica gratis e in realtà questa stessa musica la pagheranno dopo qualche giorno in dischi e nella pubblicità che faranno involontariamente ai cantanti legati ai padroni delle grandi case discografiche ». Per questo hanno annunziato una azione di propaganda anche a Villa Borghese. Inviteranno i cantanti e i complessi che maggiormente si sono impegnati con la loro musica per una lotta politica a disertare la « fanfamusica » per andare alla Magliana, a cantare in un quartiere ghetto creato dalla speculazione. A piazza Pisano, dove si svolgerà il festival alternativo, si esibirà un complesso francese, Trium Delirium, « gli unici - dicono a Stampa Alternativa che abbiamo trovato in mezza Europa disposti a non subire il ricatto del mercato del disco».


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Paese Sera - Sabato, 22 Giugno 1974 - Edizione del Mattino
A Villa Borghese e oggi anche al contro-festival della Magliana
Doppia razione di pop
Ventimila ragazzi nella « valle del Graziano » ad ascoltare, tra gli altri, Antonello Venditti, Francesco De Gregori e il pianista Vince Tempera - Sorrenti per la contestazione

di PIETRO MONDINI

DOPPIA RAZIONE POP, oggi, a Roma: una a Villa Borghese, per le migliaia di giovani e ragazze che già ieri, fino a tarda notte, hanno bivaccato nel parco a due passi da via Veneto; una alla Magliana per « gli incazzati », come si legge nei volantini fatti distribuire da « Stampa Alternativa ».
La contrapposizione, ovviamente, non giova a nessuno, soprattutto ai ragazzi perché il buonsenso, che anche in questi casi è il migliore consigliere, avrebbe dovuto suggerire una diversa soluzione: una volta a Villa Borghese; una volta alla Magliana, in modo da offrire ai ragazzi romani due manifestazioni pop gratuite com'è, del resto, nella generalità delle richieste.
Polemiche da tempo incancrenite hanno Invece portato all'odierna assurda situazione che ci auguriamo possa al più presto essere sbloccata nell'interesse di decine di migliaia di appassionati della musica pop che, stranamente, a Villa Borghese, è stata denominata rock.
L'etichetta non conta, perché stando a questa, anche il liquido sbarcato ad Anzio avrebbe dovuto essere vino anziché quello che i giornali, in questi giorni, hanno rivelato. Diciamo questo perché di rock, a Villa Borghese, ne abbiamo ascoltato ben poco.
Si è trattato del solito concerto, condito con variopinte e istrioniche luci (fornite dal «Rovescio della Medaglia»), offerto da complessi talvolta sconosciuti ai più, come i romani « Libro di gomma » e « Faccia nascosta della luna », i romagnoli « Le meteore » (di Faenza) e « La bella » (di Forlì). Interessante la formazione romana stranamente denominata « Crash », una formazione di giovanissimi.
Quanto ai nomi, non c'è da stupirsi. Ormai, data la proliferazione poppistica, non si sa più cosa inventare; forse per questo, sono nati il « Biglietto per l'inferno » e « L'albero motore ». Meno strampalato il « Volo», Il complesso che, oltre a un'ottima porzione della « Formula uno », ha reclutato anche Vince Tempera, l'estroso pianista pop che al recentissimo « Disco per l'estate » ha diretto l'orchestra in un paio di esecuzioni.
Tra i solisti, due nomi che vanno per la maggiore: Francesco De Gregori e Antonello Venditti.
De Gregori ha attinto al suo più recente repertorio, mentre Venditti (recentemente condannato dal Tribunale di Roma per il suo « Cristo ») ha proposto due novità assolute: « Marta » e « Lo stambecco ferito».
Il cantautore romano, ha oltretutto « bagnato» la recente laurea in giurisprudenza: alla toga, però, almeno per il momento, non pensa. Oggi, presentati sempre da Eddy Ponti, un altro cantautore, Bennato, l'atteso Philips, e una decina di complessi, tra cui i « Jumbo », caratterizzeranno la seconda e ultima giornata di quel festival che sarà ricordato soprattutto per il suo ritardo: oltre 24 ore sulla tabella di marcia.
Alla Magliana, il concerto comincerà alle ore 19 e anche qui sarà gratuito. Oltre al supergruppo francese « Trium Delirium », si esibirà il cantautore napoletano Alan Sorrenti. « Aderisco - ha detto Sorrenti - per dare spazio a una ricerca totalmente alternativa di formule di vita e di lotta ».
Peccato che quelli che andranno a Villa Borghese non lo possano ascoltare: Alan è un grosso personaggio del mondo pop.



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Paese Sera - Sabato, 22 Giugno 1974 - Edizione della Sera (pagina 16)
Oggi anche alla Magliana
Per oltre ventimila pop a Villa Borghese
Hanno ascoltato fra gli altri Venditti, De Gregori, Tempera - Alan Sorrenti per la contestazione

di PIETRO MONDINI
Stesso articolo dell'edizione del mattino, con titolo diverso.


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